
È ufficialmente cominciata la stagione degli antiparassitari, per proteggere i nostri pet dai temuti parassiti. Pur essendo presenti tutto l’anno, infatti, è con l’aumento delle temperature che trovano le condizioni ideali per proliferare, diventando una vera e propria minaccia per i nostri amici a quattro zampe.
Diversi per tipo e abitudini, i parassiti hanno però un comune denominatore: la loro presenza impatta sulla salute e il benessere dell’animale, con conseguenze più o meno gravi, che spaziano da irritazioni e dermatiti a malattie serie di cui sono portatori. L’unico modo per prevenirli e debellarli è utilizzare degli antiparassitari specifici, scegliendo tra antiparassitari per cane e antiparassitario per gatto.
Se li conosci… li eviti: benvenuti antiparassitari!
Tra i parassiti esterni più diffusi che possono contrarre sia cane che gatto troviamo zecche , pulci e pidocchi . Conosciamoli da vicino per capire l'importanza di proteggere adeguatamente il nostro amico con gli antiparassitari.
Zecche
Sono parassiti ematofagi, ovvero si nutrono del sangue di chi li ospita per poter vivere. Prediligono zone ombreggiate, boschive, erba alta dove attendono il passaggio dell'animale per insediarvisi, attaccandosi alla pelle tramite il rostro. Possono trasmettere malattie molto serie con conseguenze anche letali per la vita stessa del cane o del gatto e in alcuni casi anche trasmissibili all'uomo :
Ehrlichiosi
Babesiosi
Rickettsiosi
Malattia di Lyme
Paralisi da Zecca
Pulci
Anche le pulci sono parassiti ematofagi , anche se si nutrono del sangue dell'animale solo in fase adulta . Questi parassiti, infatti, si evolvono in 4 fasi di vita diverse:
Uova : vengono deposte sul pelo del cane o gatto, possono cadere dall'animale nell'ambiente in cui vive (letto, tappeto, divano) e si schiudono in 2-5 giorni
Larva : in questa fase, si annida in luoghi bui e umidi per mutare nella terza fase
Pupa : protetta dal bozzolo prodotto dalla larva, attende di diventare pulce adulta
Pulce adulta : è pronta a infestare nuovamente il cane o gatto
Il ciclo biologico delle pulci è lungo, infestante per gli ambienti se non debellate e le femmine adulte possono deporre centinaia e centinaia di uova durante la vita. Nel cane e nel gatto, la puntura di pulce causa prurito, irritazione cutanea, dermatiti più o meno gravi, con reazioni allergiche, croste e perdita di pelo. Non solo: l’infestazione da pulci può causare anemia e vermi intestinali di cui sono portatrici.
Pidocchi
Possono colpire, a seconda della specie, sia cane (Trichodectes canis) che gatto (Felicola subrostratus). Si suddividono in pidocchi pungitori (che si nutrono di sangue) e nei più comuni pidocchi masticatori (che si cibano di secrezioni sebacee e detriti cutanei). Rispetto alle pulci hanno un ciclo di vita più breve (solitamente un mese) e producono meno uova (massimo 300 lendini) che la femmina attacca alla radice del pelo dell’animale. Visibili a ad occhio nudo, si diffondono da un animale all’altro per contatto e non dall’ambiente come le pulci. Tendono a concentrarsi nelle aree dove depositano le uova, ovvero alla base della coda e dietro le orecchie. Prurito intenso, escoriazioni da grattamento, perdita del pelo a chiazze (alopecia) e irrequietezza generale sono i sintomi che mostrano il cane o il gatto in presenza di pidocchi.
Quando mettere gli antiparassitari?
La risposta giusta per quando mettere gli antiparassitari per cane o un antiparassitario per gatto sarebbe tutto l’anno, perché le pulci nelle case riscaldate vivono benissimo anche in autunno e in inverno e i pidocchi trovano un habitat ideale nel pelo invernale dell’animale così come nei gatti a pelo lungo. Non solo: gli antiparassitari andrebbero utilizzati principalmente per la loro funzione preventiva e non solo curativa. Premesso questo, è assolutamente indicato usare antiparassitari per cane o antiparassitario per gatto quando inizia la bella stagione: l’aumento delle temperature, infatti, è un vero e proprio booster per la proliferazione dei parassiti, zecche in primis! Il clima caldo offre le condizioni ideali per una maggiore produzione di uova, nei prati, al parco, nei boschi e nei nostri giardini.
Antiparassitario per gatto: anche se vive in casa?
Se pensi che in appartamento il gatto sia al riparo dai parassiti, ci spiace deluderti ma le cose non stanno così! Già, perché sono le pulci ad introdursi nelle nostre case, indipendentemente dal fatto che il nostro micio esca o meno. In che modo? Attraverso le suole delle nostre scarpe, attraverso le fessure delle finestre, la porta, una veranda o anche semplicemente perché ci è venuta a trovare una persona con un animale non protetto dagli antiparassitari che potrebbe far cadere sui nostri pavimenti uova di pulci. È quindi importante anche se vive in casa proteggerlo con un antiparassitario per gatto specifico.
Antiparassitari: come funzionano?
Gli antiparassitari per cane e antiparassitario per gatto hanno la funzione di prevenire e debellare i parassiti nel caso fosse già avvenuta l’infestazione, proteggendolo dalle malattie di cui sono portatori. I principi attivi presenti nelle formule degli antiparassitari svolgono un’azione repellente per impedirne la migrazione sul mantello dell’animale o in combinazione insetticida per uccidere quelli già presenti impedendone la riproduzione.
Antiparassitari: come scegliere?
In commercio esistono diverse formulazioni: antiparassitari per cane e antiparassitario per gatto spot-on (gocce), collare o compresse, da scegliere in base a diversi criteri.
Sia il collare che lo spot-on agiscono attraverso il sottile film idrolipidico cutaneo dell’animale, che ha la funzione di proteggere la cute. I principi attivi presenti nei collari e nelle gocce utilizzano proprio questo film per diffondersi in tutto il corpo: ecco perché è fondamentale non lavare il cane prima o dopo l’applicazione evitando anche i giorni di pioggia, perché il contatto con l’acqua potrebbe rendere meno efficace il farmaco. Per quanto riguarda gli spot-on bisogna applicare le gocce direttamente sulla pelle e non sul pelo, in un punto (solitamente tra le scapole) dove l’animale non riesca a leccarsi.
Per i gatti sono assolutamente da preferire gli antiparassitari per gatto spot-on, perché il collare può rivelarsi pericoloso, specie per quelli che escono di casa potendo rimanere impigliati o incastrati da qualche parte. Anche le compresse, nei gatti o cani di piccola taglia possono risultare difficili da somministrare.
Attenzione anche al collare se abbiamo due o più animali, perché potrebbero leccarselo a vicenda, morderlo o ingerirne un pezzo giocando tra loro. Meglio sempre lo spot-on se l’animale dorme con noi, perché il collare rilascia per contatto il farmaco, anche se in dosi minime.
Infine, ricordiamo che gli antiparassitari per cane non vanno sempre bene per il gatto poiché possono contenere attivi che sono tossici per i nostri mici! Per loro, opteremo per un antiparassitario per gatto specifico.
Antiparassitari: quali scegliere?
In generale non esistono antiparassitari migliori o peggiori : tutti svolgono un'efficace azione protettiva e repellente. Esattamente come per i nostri farmaci, esistono marchi più o meno conosciuti (e più o meno costosi), ma dall'efficacia perfettamente equiparabile.
Vantano un ottimo rapporto qualità/prezzo gli antiparassitari per cani e l'antiparassitario per gatto AMFLEE in versione spot-on contro pulci, zecche e pidocchi masticatori, in concentrazioni diverse a seconda del peso del nostro pet e in versione combo cane e gatto con, in più, un effetto ovicida e larvicida efficace fino a 8 settimane. Scoprili Qui!